Al via i lavori della tavola rotonda

Berna, 13.06.2013 - Giovedì a Berna è stata avviata l’approfondita ricostruzione dei torti subiti dalle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale, affidata alla tavola rotonda che riunisce vittime e rappresentanti delle autorità, istituzioni e organizzazioni coinvolte, sotto la direzione dell’ex consigliere agli Stati Hansruedi Stadler. I lavori saranno ultimati al più tardi a metà 2015. Nel suo discorso di apertura, la consigliera federale Simonetta Sommaruga si è rallegrata del fatto che il primo incontro si svolga ad appena due mesi di distanza dall’evento commemorativo, dando risalto alla necessità di collaborare con spirito costruttivo per procedere speditamente.

La tavola rotonda avvia, segue e coordina l’approfondimento di un oscuro capitolo della storia sociale svizzera, consentendo ad autorità, istituzioni e organizzazioni coinvolte di assumersi le proprie responsabilità nei confronti delle vittime. È quanto ha dichiarato Hansruedi Stadler, delegato per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale, nell’odierna seduta svoltasi all’insegna della costruttività. In tale occasione la tavola rotonda ha definito i propri compiti e adottato i principi di collaborazione. L’approfondimento comprende segnatamente l’esame di questioni finanziarie; in merito sono già state accolte precise istanze. In vista della prossima seduta nella seconda metà di ottobre, la tavola rotonda commissionerà modelli per possibili prestazioni finanziarie e vaglierà le possibilità di sostegno pragmatico.

La tavola rotonda intende inoltre chiarire vari quesiti giuridici vertenti sulla consultazione e la sicurezza degli atti e la protezione dei dati. Ha incaricato il rappresentante degli archivi pubblici svizzeri di presentare un’analisi dei quesiti principali durante la prossima seduta. Poiché ritiene importante sapere come altri Stati hanno affrontato situazioni analoghe nel recente passato e conoscere le prestazioni finanziarie versate, la tavola rotonda ha commissionato una perizia all’Istituto svizzero di diritto comparato.

Vari storici sono stati incaricati di proporre soluzioni per la ricostruzione storica in occasione della prossima seduta. Intenzionata a impegnarsi per il buon funzionamento dei servizi di contatto per le vittime, ha infine chiesto alla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali e all’Ufficio federale di giustizia di analizzare, insieme a tali servizi, la situazione attuale e di instradare le eventuali ottimizzazioni necessarie.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale di giustizia, T +41 58 462 48 48, media@bj.admin.ch



Pubblicato da

Ufficio federale di giustizia
http://www.bj.admin.ch

Ultima modifica 30.01.2024

Inizio pagina

Abonnarsi ai comunicati

https://www.rhf.admin.ch/content/bj/it/home/aktuell/mm.msg-id-88822.html