Esclusione dall’aiuto sociale in caso di decisione di non entrata nel merito (NEM): soddisfatte le aspettative
L’esclusione dall’aiuto sociale NEM ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel periodo in rassegna, durato dal 1° aprile 2004, quando fu introdotto il blocco dell’aiuto sociale, fino alla fine di marzo 2005, sono stati raggiunti i risultati seguenti.
- Meno domande d’asilo infondate: grazie all’introduzione del blocco dell’aiuto sociale e a procedure più rapide, il numero delle domande d’asilo infondate presentate in Svizzera è diminuito, anche rispetto alla media europea. È per contro aumentata la quota delle decisioni d’asilo positive. Nel complesso, tra il 1° aprile 2004 e il 31 marzo 2005, le domande d’asilo sono calate del 42 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per la prima volta, la diminuzione registrata in Svizzera è nettamente superiore alla media europea (- 22 %).
- Meno costi: il numero delle persone rientranti nel settore dell’asilo è diminuito di oltre 12 000 unità e i conseguenti risparmi superano di gran lunga gli obiettivi di risparmio di 15 milioni di franchi per il 2004.
- Costi coperti – adeguamento sotto esame: le indennità di 600 franchi per NEM versate ai Cantoni hanno ampiamente coperto i costi sopportati dai Cantoni sull’arco di tutto l’anno. A partire dal primo trimestre del 2005, la situazione è tuttavia peggiorata in seguito al minor numero di domande d’asilo e alla decisione del Tribunale federale sfavorevole ai Cantoni, ragion per cui si sta valutando se adeguare le indennità.
- Nessun aumento della criminalità: il temuto massiccio aumento della criminalità non si è avverato e i rischi per la sicurezza pubblica sono esigui.
- Nessuna lunga permanenza: la maggior parte delle persone NEM scompare dopo aver lasciato le strutture d’asilo della Confederazione o dei Cantoni. Le persone NEM percepiscono l'aiuto immediato per 68 giorni in media o lasciano la Svizzera entro questo tempo. Una volta passata in giudicato la decisione NEM, queste persone permangono quindi nel Paese per un periodo da cinque a sei volte inferiore a quello registrato per coloro che hanno ricevuto una decisione negativa.
- Protezione garantita: le persone vulnerabili ricevono la protezione e il sostegno necessari.
Troppe le persone senza un motivo d’asilo e quelle che permangono illegalmente nel Paese una volta respinte
Le procedure in prima istanza sono state accelerate. Tra il 1° aprile 2004 e il 31 marzo 2005, due terzi delle domande sono state evase entro due mesi, il che equivale a un aumento di oltre il 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (40 %). Inoltre, il 40 per cento delle domande è stato evaso già nei centri di registrazione, il che corrisponde a un incremento del 10 per cento circa rispetto allo stesso periodo del 2003/2004 (29 %).
Troppe persone continuano tuttavia a presentare una domanda senza avere un valido motivo d’asilo. Altre non lasciano il nostro Paese e restano illegalmente in Svizzera, pur essendo state respinte. Molto problematica è la scarsa disponibilità dei richiedenti l’asilo a rivelare la propria identità. Ciò rende particolarmente difficoltoso il rimpatrio dei richiedenti respinti.
Continuare a perseguire gli obiettivi della politica in materia d’asilo: meno domande, meno clandestini, migliore integrazione dei rifugiati
- Le domande d’asilo manifestamente infondate vanno ridotte ulteriormente. È questo l’obiettivo dell’attuale revisione della legge sull’asilo. Chiedere asilo non deve convenire.
- Occorre fare il possibile affinché i richiedenti l’asilo forniscano i documenti e rivelino la propria identità. La revisione della legge sull’asilo migliorerà la situazione in quanto semplificherà il rimpatrio dei richiedenti respinti.
- I rifugiati riconosciuti vanno integrati nel mercato del lavoro in modo più mirato. L’Ufficio federale della migrazione (UFM) è incaricato di elaborare un programma d’integrazione efficace.
- Il numero dei ricorsi presso la Commissione di ricorso in materia d’asilo (CRA) va fortemente ridotto. Ecco perché per il 2005 sono stati assegnati 10 posti nuovi alla CRA, che è altresì stata invitata a stabilire le priorità necessarie a tal fine.
Ultima modifica 23.08.2005
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