Il Codice di diritto processuale penale svizzero (CPP) e il Codice di diritto processuale penale minorile (PPMin) sostituiscono i 26 codici di procedura penale cantonali e la prodedura penale federale. In futuro i reati saranno perseguiti e giudicati non soltanto in virtù di un Codice penale unico, bensì anche conformemente a norme procedurali uniformi. L’unificazione della procedura, che porrà fine all’attuale dispersione delle norme processuali, gioverà all’uguaglianza giuridica e alla certezza del diritto, consentendo inoltre di lottare in modo più efficace contro il crimine.
Il Codice di procedura civile svizzero (CPC) sostituisce i 26 codici di procedura civile cantonali. Riallacciandosi alla consolidata tradizione della procedura civile cantonale, propone un ordinamento processuale conforme alla prassi, efficiente e moderno. Anche l’unificazione del Codice di procedura civile pone fine alla dispersione di norme processuali e giova alla certezza del diritto. Il CPC prevede diverse procedure in funzione dei tipi di lite e di parti e dà grande importanza alle soluzioni extragiudiziarie dei contenziosi.
La legge sull’organizzazione delle autorità penali (LOAP) attua a livello federale le disposizioni del CPP. Abolisce l’Ufficio dei giudici istruttori federali, il cui organico e le cui risorse finanziarie saranno integrati nel Ministero pubblico della Confederazione e nel contempo disciplina la vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione. In futuro le autorità federali di perseguimento penale saranno sorvegliate da un comitato misto eletto dal Parlamento e composto da un rappresentante del Tribunale federale, un rappresentate del Tribunale penale federale, due avvocati esercitanti l’attività e tre esperti. Il procuratore generale della Confederazione e i sostituti saranno inoltre eletti dal Parlamento.
La nuova Convenzione di Lugano concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale estende il suo campo di applicazione ai nuovi Paesi dell’Unione europea, contribuendo così a migliorare notevolmente la certezza del diritto a beneficio soprattutto del commercio, ma anche dei consumatori e degli aventi diritto agli alimenti. La nuova Convenzione prevede inoltre una più efficiente procedura reciproca di riconoscimento e di esecuzione di decisioni e contiene nuove disposizioni sul commercio elettronico.
Ultima modifica 31.03.2010
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