La Commissione federale della migrazione CFM raccomanda un nuovo statuto di protezione
La Commissione federale della migrazione CFM chiede l’introduzione di uno statuto di protezione complementare a tutela delle persone che non possono dimostrare di essere oggetto di persecuzione a titolo individuale. Lo statuto di protezione complementare comporta una procedura individuale di riconoscimento e una chiara prospettiva di un soggiorno stabile.
Per meglio proteggere le persone in fuga, la CFM lancia inoltre un appello per un’intensificazione della cooperazione internazionale. Raccomanda inoltre di garantire vie d’accesso sicure alla protezione, di promuovere l’integrazione sin dall’arrivo delle persone in fuga, di attingere maggiormente al contributo della società civile e di coordinare la politica migratoria interna ed estera.
Conclusioni della tavola tonda «Proseguire gli studi dopo la fuga»
Guerre, difficoltà e persecuzioni spingono la gente a fuggire. Tra chi cerca protezione ci sono anche molti studenti. Per loro, l'accesso a una formazione superiore in Svizzera è irto di ostacoli. Durante la tavola rotonda «Proseguire gli studi dopo la fuga» 2022 alcuni rappresentanti del settore universitario, della società civile, delle autorità e della politica hanno discusso di tali ostacoli e delineato le possibili soluzioni.
Istruzione obbligatoria dei bambini e dei giovani rifugiati
La CFM considera l’istruzione e l’assistenza sanitaria dei bambini e dei giovani rifugiati provenienti dall’Ucraina un compito particolarmente delicato. Proprio in quanto tale, dovrebbe essere assunto congiuntamente da Confederazione, Cantoni (dipartimenti dell’educazione, dipartimenti della salute e degli affari sociali), alte scuole pedagogiche e servizi specializzati in materia di integrazione, ed essere finalizzato a tutelare il benessere dei minori in tutte le fasi di attuazione. A tal fine, la CFM ha formulato varie raccomandazioni.
Procedura di naturalizzazione agevolata degli stranieri della terza generazione: bilancio dopo tre anni (2018–2020)
Dal 15 febbraio 2018 gli stranieri nati in Svizzera e i cui nonni hanno vissuto in Svizzera possono fare domanda di naturalizzazione agevolata. Delle circa 25 000 persone interessate, tuttavia, alla fine del 2020 soltanto 1847 avevano ottenuto il passaporto rossocrociato. Nello studio in oggetto sono stati analizzati i motivi di questo risultato sconfortante e viene spiegato attraverso sei raccomandazioni come la procedura per accedere alla naturalizzazione agevolata potrebbe veramente essere semplificata.
Partenariato in materia di migrazione Svizzera-Nigeria: opportunità e rischi
I partenariati in materia di migrazione sono uno strumento di politica estera ancora poco noto e il cui potenziale è lungi dall’essere esaurito. Il rapporto pubblicato dalla CFM a questo proposito contiene alcune raccomandazioni generali tratte dall’analisi del partenariato tra la Svizzera e la Nigeria, esemplare di un partenariato particolarmente riuscito.
Questo documento non è disponibile in italiano. Vogliate consultare la versione francesca o tedesca.
Un nuovo quadro per la politica europea in materia di migrazione e di asilo – Grande investimento – grande responsabilità per la Svizzera
L’opinione pubblica si è resa nuovamente conto delle debolezze dell’attuale sistema di asilo europeo costatando le condizioni del campo profughi di Moria sull’isola greca di Lesbo. Nel settembre 2020 la Commissione europea ha osato un nuovo inizio presentando il quadro per una nuova politica in materia di migrazione e di asilo. Le sfide sotto il profilo dei diritti dell’uomo insite nel pacchetto di riforme della Commissione europea sono considerevoli. La CFM raccomanda pertanto che la Svizzera si impegni con determinazione a favore della tutela dei rifugiati in seno agli organi europei nei quali può avere voce in capitolo e partecipare alla definizione di processi e politiche.
Documento di posizione: Giostrare fra immigrazione e limitazione
Nel suo documento programmatico la CFM sostiene a chiare lettere che gli scenari di pericolo evocati sia dai fautori che dagli oppositori dell’Iniziativa per la limitazione non colgono la realtà delle cose. Per plasmare il proprio futuro, la Svizzera deve puntare sull’aiuto di tutti, prescindendo dai dibattiti polarizzanti sui «Noi» versus gli «Altri».
Persone escluse dal sistema dell’asilo
Alcuni migranti non sono autorizzati a restare in Svizzera né come rifugiati né come persone ammesse provvisoriamente e sono quindi tenuti a lasciare il Paese. Le sette raccomandazioni formulate dalla CFM sono finalizzate a proporre le strade che le persone che hanno l’obbligo di lasciare la Svizzera potrebbero percorrere per uscire dalla precarietà insita all’incertezza del loro soggiorno.
2019, 28 pagine, D/F/I
Lavoro ed economia sotto i riflettori
Integrazione – non uno strumento di misurazione ma un compito di tutti!
In occasione della Giornata internazionale dei migranti, la Commissione federale della migrazione CFM rammenta la sua posizione e presenta delle raccomandazioni, in cui ribadisce l’interpretazione dell’integrazione come un processo dinamico che riguarda la società intera e chiama in causa anche la società di accoglienza.
Neustrukturierung des Asylbereichs / Restructuration du domaine de l’asile
Scarico (tedesco) (PDF, 482 kB, 28.03.2018)
Scarico (francese) (PDF, 307 kB, 28.03.2018)
La Svizzera, società delle migrazioni – Otto spunti du riflessione sul tema del potenziale
Nella sua presa di posizione la CFM rilevando come non valga la pena concentrarsi sulle origini delle persone, bensì sulle loro capacità e i loro talenti individuali. Promuovere i potenziali significa pertanto anche abbattere le barriere discriminanti e rafforzare la partecipazione alla società. Infatti, «puntando sui potenziali di tutti i suoi abitanti, la Svizzera si dà i mezzi per affrontare il futuro e conservare il proprio posto in un mondo globale.»
Concessione della protezione
Sulla base dello studio "Protezione degli sfollati" (Schutz für Vertriebene) di Roger Zetter e un'analisi dei dati delle traiettorie attraverso diversi statuti di soggiorno delle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera, la CFM a elaborato delle raccomandazioni in materia di concessione di protezione. I bisogni di protezione degli sfollati nel mondo hanno cambiato in questi ultimi anni. La CFM è quindi convinta che anche la Svizzera – insieme ad altri Paesi – debba adeguare il proprio sistema di protezione. L'una delle raccomandazioni è l'introduzione di un nuovo statuto di protezione complementare che dovrebbe sostituire l’ammissione provvisoria.
2014, 26 pagine, D/F/I
Scarico (PDF, 752 kB, 18.10.2023)
Analisi dei dati del SFM (sintesi del rapporto) (PDF, 380 kB, 19.12.2014)
Soggiorni brevi con attività lucrativa
Sulla base dello studio del Büro Bass, la CFM ha elaborato delle raccomandazioni con tre punti fondamentali, che sono: Approfondire la ricerca e colmare le lacune cognitive; Colmare i deficit informativi e risolvere i problemi pratici quotidiani; Elaborare forme regolamentate di migrazione pendolare a condizioni eque.
2013, 23 pagine, D/F/I
Vecchiaia e migrazione
L’aumento della longevità e la pluralizzazione degli stili e delle forme di vita mettono la società di fronte a nuove sfide. Le istituzioni devono aprirsi alle esigenze molteplici degli anziani, incluse quelle degli immigrati. Le raccomandazioni propongono cioè quanto segue: migliorare l’informazione; promuovere l’integrazione sanitaria e sociale; adeguare le cure e l’assistenza alla diversità delle esigenze degli anziani; sensibilizzare la politica su tali esigenze ma anche sulle risorse che può offrire questa fetta della popolazione; e incentrare la ricerca sulla situazione specifica degli immigrati anziani in pensione.
2012, 20 pagine, D/F/I
Naturalizzazione. Proposte e raccomandazioni per una normativa in materia di naturalizzazioni al passo con i tempi
Consapevole dell'elevato numero di fattori, sia individuali che istituzionali, che incidono sul numero delle naturalizzazioni, la CFM ha voluto porre l'accento sui fattori istituzionali, in modo da formulare raccomandazioni e suggerire misure affinché la Confederazione, i Cantoni e i Comuni intervengano sui punti critici del sistema, approfittando ad esempio dell'attuale revisione totale della legge sulla cittadinanza.
2012, pagine, D/F/I
Scarico (PDF, 544 kB, 29.08.2012) Ordinazione (UFCL N. d'articolo 420.960)
I «sans-papiers» in Svizzera
Le raccomandazioni poggiano sullo studio «Leben als Sans-Papiers in der Schweiz. Entwicklungen 2000-2010». Questi sono il risultato di un confrontarsi aperto con possibilità realistiche tese a ridurre efficacemente la migrazione irregolare, senza tuttavia dimenticare questioni inerenti ai diritti dell’uomo e ai casi di rigore. Le raccomandazioni sono una combinazione pragmatica di soluzioni parziali in diversi settori, nell’intento di aprire le mentalità a nuove prospettive d’azione.
2011, pagine, D/F/I
«Citoyenneté» – Ripensare la partecipazione
Secondo la CFM, è nell'interesse fondamentale di uno Stato democratico concedere la possibilità di partecipazione politica a coloro che soggiornano a lungo termine nel suo territorio e che vi hanno costituito o trasferito il loro centro d'interessi. A lungo termine, solo concedendo i medesimi diritti politici all'intera popolazione è possibile mantenere la legittimità politica di un Paese come la Svizzera. Pertanto tutti gli abitanti che prendono parte alla vita della società devono essere considerati e trattati come citoyens a prescindere dalla loro cittadinanza.
2010, 24 pagine, D/F/I
Integrazione, uno strumento per realizzare le pari opportunità o un metro di misura per imporre sanzioni?
In questo parere la CFM riflette sull'attuale discorso in materia di politica di integrazione e rileva uno spostamento di enfasi: mentre alcuni vedono i processi di integrazione come uno strumento per promuovere e realizzare le pari opportunità non limitandosi alla dimensione individuale ma considerando anche le condizioni quadro sociali, nei dibattiti politici si tende sempre più a trasformare l'integrazione in metro di misura per sanzioni o minacce.
2010, 20 pagine, D/F/I
Donne in migrazione
Lo studio intende offrire agli attori politici e agli addetti ai lavori uno strumento per seguire nuovi approcci sulla base di un'analisi oggettiva della tematica dal punto di vista della formazione, del lavoro, dell'integrazione, della politica migratoria o della parità. Occorre inoltre tenere adeguatamente conto delle diverse realtà delle migranti e cambiare prospettiva: le migranti non devono affatto corrispondere allo stereotipo della vittima, ma vanno piuttosto considerate donne in grado di agire autonomamente e di gestire la loro vita.
2010, 24 pagine, D/F/I
Sostegno alla prima infanzia
Le raccomandazioni si basano sullo studio «Sostegno alla prima infanzia» (unicamente in tedesco e francese). La Commissione ha adottato un approccio sociale globale: gli obiettivi della politica di integrazione vanno inseriti in un contesto più ampio di assistenza, formazione ed educazione dei bambini nella prima infanzia. La Commissione è convinta che il sostegno alla prima infanzia di tutti i bambini stimoli lo scambio interculturale e costituisca il miglior presupposto per tenere conto dei problemi della politica dell'integrazione e al contempo per promuovere in maniera ottimale lo sviluppo e la parità di trattamento dei bambini.
2009, 28 pagine, D/F/I
La nozione d'integrazione nella legge
Con questa guida pratica, la CFM intende offrire un ausilio utile e orientato alla prassi destinato alle persone confrontate con l'applicazione pratica delle nuove leggi a livello cantonale e comunale. La guida pratica offre una visione d'insieme delle principali modifiche di legge e del loro impatto concreto. In qualità di organo consultivo in materia di integrazione e migrazione nominato dal Consiglio federale, la CFM vuole inoltre formulare delle raccomandazioni concrete circa l'applicazione concreta della nuova nozione d’integrazione nella prassi, così da garantire al meglio i principi delle pari opportunità e della parità di trattamento.
Versione attualizata di dicembre 2008, 9 pagine, I
Integrazione e media
Chi volesse allestire una rassegna stampa sul tema della migrazione, non potrebbe certo lamentarsi di non avere abbastanza materiale a disposizione! Praticamente ogni giorno sono presentati articoli, analisi, opinioni e reportages concernenti lavoratori stranieri, personale impiegato illegalmente nel settore delle pulizie, bande di giovani, corsi di lingua e integrazione o matrimoni fittizi. Meno discusso è il ruolo dei media stessi. Possono offrire un contributo all'integrazione sociale? O non concorrono piuttosto a confermare la xenofobia? Restituiscono un'immagine realistica degli immigrati? Altra domanda: i media svizzeri riescono a toccare la popolazione straniera? In Svizzera le ricerche scientifiche inerenti al rapporto media-integrazione sono un fatto recente e perlopiù limitato alla Svizzera tedesca. Se documentano in maniera abbastanza affidabile l'immagine degli immigrati veicolata dai media, gli studi relativi all'utilizzazione dei media mancano tuttavia di rappresentatività.
2007, 28 pagine, D/F/I
Naturalizzazione e conoscenze linguistiche
Con le sue raccomandazioni relative alla dimostrazione delle conoscenze linguistiche nel quadro della naturalizzazione, la CFS intende illustrare le possibilità d'intervento in questo contesto complesso e sensibile. La struttura improntata al sistema federale della naturalizzazione ordinaria dà luogo a una serie di procedure di naturalizzazione assai diverse a livello comunale. Le raccomandazioni della CFS tengono conto di tale fatto per cui le proposte avanzate in tale contesto sono senz'altro compatibili con le forme organizzative esistenti.
2006, 28 pagine, D/F/I
Apertura delle istituzioni
La raccomandazioni della CFS nel settore dell'apertura delle istituzioni concernono da un lato la pubblica amministrazione e le organizzazioni che forniscono prestazioni per il conto dello Stato, e dall'altro le istituzioni della società civile. Per il primo ambito sussistono chiare basi legali. Le prestazioni devono essere accessibili a tutti i gruppi della popolazione. Ciascuno deve godere di pari opportunità per quel che concerne l'accesso ai posti lavoro. Per il secondo ambito, ovvero le istituzioni della società civile che operano senza sovvenzioni o mandati statali, le esigenze della politica d'integrazione vanno intese come un atteggiamento di apertura nel senso più ampio del termine.
2005, 32 pagine, D/F/I
Integrazione e abitato
In base alle sue ricerche e discussioni con persone direttamente interessate nel settore della politica dell'abitazione e d'insediamento, la CFS constata un bisogno d'intervento segnatamente a due livelli: le raccomandazioni incentrate sull'agevolamento della coabitazione si riferiscono a miglioramenti e provvedimenti relativi alla coabitazione nel palazzo e nel quartiere. Le raccomandazioni volte ad eliminare gli ostacoli all'integrazione sono incentrate su miglioramenti strutturali e questioni di carattere giuridico o pianificatorio.
2004, 20 pagine, D/F/I
Ultima modifica 10.07.2024