I minorenni privati della libertà sono tutelati da diverse convenzioni internazionali. I principi più importanti sono sanciti dalla Convenzione dell’ONU sui diritti del fanciullo (CDF-ONU) e dal Patto II dell’ONU. Quelli del trattamento adeguato all’età e della separazione tra minori e adulti sono di importanza fondamentale (art. 37 lett. c CDF ONU, art. 10 par. 2 lett. b Patto II dell’ONU). Sono inoltre pertinenti le regole dell’ONU per la protezione dei minori privati della libertà. A livello federale i principi più importanti per ordinare misure di diritto penale nei confronti di minori sono sanciti dal Diritto penale minorile (DPMin), in particolare il principio della separazione dagli adulti (art. 27 cpv. 2 DPMin e art. 28 PPMin).
Nelle sue visite la Commissione esamina soprattutto il rispetto del principio della separazione dagli adulti, le restrizioni della libertà di movimento dei minori, in particolare la durata della reclusione in cella, le modalità delle misure educative e disciplinari, l’accesso a offerte scolastiche e di formazione professionale nonché la gestione dei contatti con l’esterno.
Negli stabilimenti visitati, la Commissione ha constatato che le misure pronunciate in applicazione del diritto civile e del diritto penale minorile sono eseguite in un contesto pedagogico che consente ai minori di svolgere attività sportive e accedere a una formazione professionale. Ciononostante la Commissione ha raccomandato di migliorare l’armonizzazione nazionale delle basi giuridiche formali.
Rapporti tematici
- Gesamtbericht über die schweizweite Überprüfung der geschlossenen Jugendeinrichtungen durch die Nationale Kommission zur Verhütung von Folter 2014/2015 (PDF, 1 MB, 06.07.2020)
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Rapport thématique de la Commission sur ses visites d’établissements fermés pour mineurs en Suisse en 2014 et 2015 (PDF, 1 MB, 06.07.2020)
(questo documento non è disponibile in italiano)
Ultima modifica 01.07.2020