Il Comitato misto si riunisce di norma una volta l’anno per fare il punto dell’attuazione dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone Svizzera-UE (ALC). All’incontro di quest’anno la delegazione svizzera ha illustrato, tra le altre cose, le ricadute del contingentamento della manodopera proveniente da Romania e Bulgaria – nella primavera 2014 il Consiglio federale aveva deciso di prorogare la pertinente disposizione transitoria. I partecipanti hanno altresì trattato temi quali il riconoscimento reciproco dei diplomi, l’attuazione delle misure accompagnatorie per la tutela dei lavoratori nonché il disegno di legge del Consiglio federale finalizzato a combattere il rilascio di permessi di soggiorno a cittadini dell’UE in presenza di abusi e a migliorare l’esecuzione del diritto in materia di stranieri.
La delegazione svizzera è stata guidata da Mario Gattiker, direttore della Segreteria di Stato della migrazione; la delegazione dell’UE da Gianluca Grippa, capo della Divisione per l'Europa Occidentale del Servizio europeo per l’azione esterna.
Informazione sull’avanzamento dei lavori riguardanti due iniziative popolari
La delegazione svizzera ha altresì informato l’UE in merito all’avanzamento dei lavori per l’attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti l’espulsione di criminali stranieri e la regolazione dell’immigrazione (art. 121a della Costituzione federale).
Per quel che riguarda l’espulsione di criminali stranieri, la delegazione ha riferito che il 20 marzo scorso le Camere federali hanno adottato la pertinente legge d’attuazione, la quale prevede di espellere automaticamente gli stranieri condannati per un reato grave, con deroghe possibili in casi personali gravi. Il termine referendario corre fino al 9 luglio 2015.
Riguardo alla disposizione costituzionale sulla regolazione dell’immigrazione, la delegazione svizzera ha presentato il piano d’attuazione del Consiglio federale articolato in tre elementi. Le decisioni del Consiglio federale comprendono un disegno di revisione della legge sugli stranieri, l’adozione di un mandato negoziale e diversi provvedimenti volti a promuovere il potenziale della manodopera interna. La procedura di consultazione sul disegno di legge si è conclusa il 28 maggio scorso. Al momento i risultati sono al vaglio presso la Segreteria di Stato della migrazione.
Riguardo al mandato negoziale, la delegazione svizzera ha reiterato la necessità di svolgere negoziati in merito a un adeguamento dell’ALC. Durante un incontro svoltosi il 2 febbraio scorso, la consigliera federale Simonetta Sommaruga e il presidente della Commissione dell’UE Jean-Claude Juncker hanno entrambi concordato sulla necessità di procedere a intense consultazioni tra la Svizzera e la Commissione europea. Il Comitato misto non ha tematizzato i contenuti di queste consultazioni.
Ultima modifica 17.06.2015
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