Attuazione rapida del "Matrimonio civile per tutti"
Berna, 29.01.2020 - Il Consiglio federale vuole eliminare le attuali disparità di trattamento delle coppie dello stesso sesso. Sostiene pertanto il progetto elaborato dalla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) sulla base dell’iniziativa parlamentare 13.468 "Matrimonio civile per tutti". È quanto affermato nel parere adottato durante la seduta del 29 gennaio 2020 secondo cui occorre in un primo momento sancire il principio che le coppie dello stesso sesso possono sposarsi. Altre questioni, in particolare l’accesso alla medicina riproduttiva, devono essere approfondite e saranno discusse successivamente in sede separata.
Negli anni scorsi il Consiglio federale si è ripetutamente pronunciato a favore dell’eliminazione della disparità di trattamento tra le coppie di sesso diverso e quelle dello stesso sesso. Accoglie pertanto favorevolmente la chiara decisione della CAG-N di eliminare l’attuale disparità di trattamento e di aprire l’istituto giuridico del matrimonio a tutti. Sostiene anche la proposta della CAG-N di permettere alle coppie che già vivono in unione domestica registrata di convertire tale unione in un matrimonio in modo rapido e senza complicazioni burocratiche.
Revisione legislativa invece di revisione costituzionale
Come la CAG-N, anche il Consiglio federale ritiene che l’apertura del matrimonio possa essere realizzata mediante una revisione legislativa e che non sia necessaria una revisione della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio federale ritiene giustificata la decisione della Commissione di attuare la revisione a tappe, disciplinando in una prima fase soltanto i punti assolutamente necessari per l’apertura del matrimonio. Il Consiglio federale è anche dell’opinione che l’estensione della revisione a questioni politiche delicate come la rendita per superstiti e l’accesso alla medicina riproduttiva potrebbe mettere in pericolo il successo dell’intero progetto o ritardarne di anni l’entrata in vigore.
Esame dettagliato dell’accesso alla medicina riproduttiva
L’accesso alla medicina riproduttiva per le coppie dello stesso sesso solleva importanti questioni giuridiche e sociali che devono essere approfondite e discusse in un contesto globale. Tra queste vi è l’eventuale apertura dell’accesso alla donazione di sperma per le coppie di sesso femminile. Il Consiglio federale approva la decisione della CAG-N di non trattare tale questione nel progetto attuale.
Questa e altre questioni relative alla nascita di un figlio mediante la medicina riproduttiva sono attualmente al vaglio di un gruppo interdisciplinare di esperti istituito in seguito alla trasmissione del postulato 18.3714 "Verifica del diritto in materia di filiazione" e incaricato di formulare raccomandazioni entro l’estate 2021.
Nel suo parere il Consiglio federale rileva infine che l’introduzione di un’ulteriore forma di partenariato come istituto giuridico al di fuori del matrimonio e indipendentemente dalla composizione di genere della coppia sarà esaminato nel rapporto su un possibile PACS (Pacte Civil de Solidarité). Sul PACS sono stati presentati diversi interventi parlamentari.
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Ultima modifica 26.06.2024