26° Comitato misto Svizzera UE per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone

Berna-Wabern, 27.10.2023 - Il 26 ottobre 2023 a Bruxelles si è tenuto il ventiseiesimo incontro del Comitato misto Svizzera Unione europea (UE) per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Le due delegazioni hanno affrontato varie questioni relative all’attuazione di quest’ultimo.

Durante gli scambi, Svizzera e Unione europea (UE) hanno rilevato che l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) funziona fondamentalmente bene, e in questo contesto hanno evidenziato gli sviluppi più importanti degli ultimi dodici mesi nonché il quadro generale.

La Svizzera ha altresì sottolineato la penuria di manodopera e di personale specializzato con la quale si trova a dover fare i conti in questo momento storico. Il problema si manifesta, da un lato, per via degli sviluppi congiunturali positivi e della forte ripresa economica post pandemia, ma dall’altro anche a causa dell’evoluzione demografica. Come conseguenza, lo scorso anno l’assunzione di manodopera proveniente dall’UE ha fatto registrare un netto incremento. Da allora in Svizzera il dibattito sulla migrazione è tornato ad accendersi in un contesto in cui l’immigrazione è generalmente più elevata.

Clausola di salvaguardia per la Croazia: entro fine 2023 verrà presa una decisione

Il 16 novembre 2022 il Consiglio federale aveva deciso di attivare la clausola di salvaguardia nei confronti della Croazia, contemplata all’articolo 10 paragrafo 4d dell’ALC. In virtù di tale clausola a partire dal 1° gennaio 2023 sono stati reintrodotti, in un primo momento fino a fine 2023, contingenti massimi per i permessi di soggiorno di breve durata (permesso L UE/AELS) e per i permessi di dimora (permesso B UE/AELS) per i cittadini croati che a decorrere da quella data intendono iniziare un’attività lucrativa indipendente o dipendente in Svizzera. In occasione del comitato misto, la delegazione svizzera ha informato l’UE che prima di fine anno il Consiglio federale prenderà una decisione in merito a un’eventuale proroga per il 2024 della clausola di salvaguardia nei confronti dei lavoratori croati.

Applicazione dell’ALC ai cittadini svizzeri negli Stati membri dell’UE

Svizzera e UE hanno dialogato anche in merito ad altre questioni concrete legate all’applicazione dell’ALC in Svizzera e negli Stati membri dell’UE. La delegazione elvetica ha fatto notare che in alcuni Stati membri dell’UE i cittadini svizzeri devono sottostare a legislazioni che, dal punto di vista della Svizzera, non sono compatibili con l’ALC. La Commissione europea pertanto è stata esortata a trovare soluzioni adeguate con gli Stati membri in questione, allo scopo di garantire che anche i cittadini svizzeri che vi risiedono possano beneficiare appieno dei diritti sanciti nell’accordo.

Il Comitato misto Svizzera UE per la libera circolazione delle persone

Il Comitato misto Svizzera UE si riunisce di norma una volta l’anno per fare il punto sull’attuazione dell’ALC. Quest’anno la seduta del Comitato misto è stata presieduta dalla Commissione europea e si è svolta a Bruxelles. La delegazione svizzera era guidata dalla vicedirettrice della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), Regula Mader, e la delegazione dell’UE dal Segretario generale della Commissione europea, Nicolas von Lingen, caposezione per i Paesi SEE, Svizzera, Andorra, Monaco e San Marino.


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Ultima modifica 30.01.2024

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