Informazioni specifiche relative all’entrata in Svizzera o nello spazio Schengen

Dal 12 dicembre 2008 la Svizzera fa parte dello spazio Schengen.

L’accordo d’associazione a Schengen disciplina per gli Stati parte il soggiorno di breve durata di massimo 90 giorni su un periodo di 180 giorni. È finalizzato ad agevolare i viaggi turistici, di visita o d’affari nel corso della durata summenzionata.

L’accordo prevede inoltre che:

  • in linea di principio non sono svolti controlli sulle persone alle frontiere interne fra gli Stati Schengen (frontiere interne);
  • le persone che valicano le frontiere esterne Schengen sono oggetto di un controllo unitario;
  • tutti gli Stati Schengen soggiacciono alle medesime condizioni d’entrata;
  • tutti gli Stati Schengen applicano una politica unitaria in materia di visti per soggiorni di breve durata.

Contestualmente, nella lotta alla criminalità sarà migliorata la collaborazione in ambito giudiziario e di polizia.

Tra questi provvedimenti figurano:

  • lo scambio d’informazioni nell’ambito delle ricerche di persone e oggetti tramite il Sistema d’informazione Schengen (SIS),
  • l’agevolazione dell’assistenza giuridica,
  • la cooperazione nella lotta al traffico di stupefacenti, il traffico di migranti e la tratta di esseri umani.

Osservazione sulla dogana e il controllo delle merci

L’accordo d’associazione a Schengen non influisce sull’attività delle dogane svizzere. Siccome la Svizzera non è membro dell’Unione doganale europea, alle frontiere svizzere (frontiere esterne e interne) continuano a essere svolti controlli doganali (delle merci). Nell’ambito di tali controlli doganali (p. es. in vista di stabilire la provenienza e la destinazione delle merci) e ai fini dell’autoprotezione, è possibile - laddove necessario - svolgere anche controlli sulle persone.

Ultima modifica 11.10.2025

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